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1984

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  1984. Winston vive in una società distopica, controllata e governata da un unico partito chiamato "Il Grande fratello". Ovunque ci sono teleschermi che spiano notte e giorno le persone: nei parchi, nelle strade, sul posto di lavoro, nelle case. Lui è  impiegato al Ministero della Verità, il suo compito è quello di cambiare la realtà dei fatti, in modo da controllare il passato e i ricordi collettivi del popolo. Lo stesso Winston ha dubbi sulla propria infanzia, non ha mai saputo che fine abbiano fatto la madre e la sorella, probabilmente morte durante una guerra combattuta tra  l'Oceania e l'Eurasia. Tra riunioni di partito, settimane dell'odio, ispezioni da parte della psico-polizia, il protagonista ha modo di conoscere e innamorarsi di Julia, una ragazza che lavora per la Lega anti-sesso. I due sono costretti a incontrarsi segretamente: non è permesso amare se non con il fine esclusivo di riprodursi; non è permesso divertirsi se non con i programmi televisivi ...

Una donna

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Sibilla Aleramo si racconta nel romanzo intitolato "Una donna". Da piccola passava tutto il tempo presso l'azienda di famiglia. Era legatissima al padre, per lui provava un profondo rispetto e amore incondizionato. Anche l'uomo ricambiava: insegnava alla figlia a far di conto e le affidava piccole mansioni. Tutto questo accadeva sul finire dell'Ottocento, un periodo in cui di certo la società era patriarcale e le donne, molto spesso, lasciate ai margini, non considerate. Della sua adolescenza invece ha dei ricordi molto dolorosi e traumatici: la madre, che appariva sempre nella sua memoria come una figura evanescente, tentò il suicidio. Più avanti, con gli anni, si comprese che la donna tentò quel gesto perché infelice della vita che conduceva, avendo scoperto  i continui tradimenti del marito.  Verso i sedici anni, Sibilla subì delle molestie da parte di un operaio del padre e fu costretta, pochi mesi dopo, a sposarlo.   In un primo momento si era convinta di ama...

La collina dell'Impiccato

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          La Collina dell'Impiccato Sergio Giannitelli scrive questo romanzo narrando la storia della distruzione del Monastero di Montecassino, avvenuto durante la seconda guerra mondiale. In quel periodo, sul monte, tutto era desolato, a valle la città era distrutta, era diventata irriconoscibile, un senso di vuoto e tristezza percorreva quelle mura che ancora, nonostante i ripetuti bombardamenti, si reggevano in piedi. Nonostante i combattimenti tra alleati e tedeschi, frammenti di vita animavano ancora quel posto. Girolamo, un monaco benedettino, spesso camminava per quei luoghi ricordando il passato glorioso del suo convento. Ogni tanto riceveva la visita di una suora, Luisa, che con malinconia non riusciva ad accettare tutti quei cambiamenti. Ed è proprio lì, poco più sopra di uno scosceso lembo di terra, chiamato macabramente La collina dell’impiccato, che si rifugiavano dei soldati tedeschi. Nei momenti in cui le battaglie cessavano ci si radunava sul ba...

Donne che amano troppo

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Robin Norwood è una psicoterapista specializzata in terapia della famiglia, si è occupata per molto tempo di problemi di dipendenza eccessiva, ha lavorato nel campo delle tossicodipendenze e dell'alcolismo. Il libro intitolato “Donne che amano troppo” spiega, descrivendo le storie di molte donne che sono state in terapia, di come a volte amare diventa amare troppo. Molte pazienti si sono rivolte a lei perché coinvolte in relazioni sentimentali in cui soffrivano o venivano abbandonate. Analizzando i casi uno ad uno vengono fuori dei quadri abbastanza complessi ma ripetitivi, schematici: quasi tutte provenivano da famiglie disturbate, andando poi a scegliere inconsciamente partners che ripetevano quegli stessi atteggiamenti non sani del genitore. Si prenda il caso di Jill, una donna che aveva avuto un padre anaffettivo, lei non aveva mai appreso realmente cosa significasse essere amata e allora riversava tutti i suoi sentimenti verso il compagno, amando appunto troppo. L...

L' Apolide

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Sergio Giannitelli, analista e scrittore, nel suo romanzo L'Apolide ripercorre i luoghi da lui vissuti, luoghi sia fisici che mentali, della sua infanzia, del suo passato, sentendo il bisogno di rivivere dei ricordi talvolta anche traumatici. Vive a Roma, la sua vita è fatta di lavoro, giornate intere passate in laboratorio. Tutti i giorni, affacciandosi dalla finestra, vede un uomo, sembra conoscerlo, vorrebbe seguirlo e fermarlo per chiedergli chi è ma non trova il coraggio. Girando per la città i suoi pensieri si posano su eventi del passato. Ricorda che da bambino ci si riuniva con tutta la famiglia in case di campagna e un dettaglio affiora nella sua mente, quella dell'uccisione del maiale. Vivida si fa l'immagine di un uomo, il guardiano dei terreni di suo padre. Questi si era innamorato di una ragazza del circo, aveva tentato di conquistarla ma invano. Lei parte all'improvviso, perdendola definitivamente. Oltre al solito lavoro inizia a dedicarsi, ...

Gente di Dublino

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Prima di parlare del libro occorre fare un breve accenno al suo autore. James Joyce nacque a Dublino nel 1882. Si laureò in lettere e molto presto iniziò a scrivere testi teatrali e piccoli pamphlet. Il 1904 fu l'anno in cui scrisse i suoi primi racconti. Abbandonò l'Irlanda viaggiando per l'Europa, facendo tappa a Parigi, Zurigo e infine a Trieste. In quest'ultima città si stabilì per qualche anno insegnando inglese alla Berlitz School. Successivamente si trasferì a Roma, dove lavorò come corrispondente in una banca. Nel 1912 tornò nella sua città natale per tentare inutilmente di far pubblicare  Gente di Dublino . Grazie all'amicizia con l'americano Ezra Pound riuscì ad ottenere po' di fortuna: pubblicò  Dedalus  e finalmente  Gente di Dublino . Iniziò in quello stesso periodo a scrivere l' Ulisse . Iniziò a comporre poesie ma una serie di problemi familiari lo scossero profondamente: la morte del padre e il ricovero della figlia Lucia in una...

Il richiamo di Cthulhu

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Il richiamo di Cthulhu è il titolo di un libro scritto da Howard Phillips Lovecraft. Questi nacque negli USA sul finire del secolo Ottocento. Di famiglia borghese, la sua infanzia fu segnata da alcuni lutti. Fu dopo la perdita del padre che iniziò a sviluppare una personalità tormentata.Si appassionò fin da piccolo alla mitologia, alla scienza, all'astronomia, ai racconti di Poe, al mondo greco-romano e quello del Settecento inglese. La sua produzione narrativa era caratterizzata da racconti dell'orrore, in cui gli uomini appaiono pedine e la mitologia e le religioni risultano menzogne. Fu da questa consapevolezza che nacque il mito di Cthulhu: esistono entità spaventose non di questo spazio,conoscibili solo attraverso i sogni e gli incubi. Quindi le opere di Lovecraft si configurano come racconti di immaginazione dalle atmosfere oniriche, con una attitudine all'angoscia e al terrore.  Il libro preso in esame, edito dalla Mondadori, si articola in quattro racconti.  ...