Gente di Dublino



Prima di parlare del libro occorre fare un breve accenno al suo autore. James Joyce nacque a Dublino nel 1882. Si laureò in lettere e molto presto iniziò a scrivere testi teatrali e piccoli pamphlet. Il 1904 fu l'anno in cui scrisse i suoi primi racconti. Abbandonò l'Irlanda viaggiando per l'Europa, facendo tappa a Parigi, Zurigo e infine a Trieste. In quest'ultima città si stabilì per qualche anno insegnando inglese alla Berlitz School. Successivamente si trasferì a Roma, dove lavorò come corrispondente in una banca. Nel 1912 tornò nella sua città natale per tentare inutilmente di far pubblicare Gente di Dublino. Grazie all'amicizia con l'americano Ezra Pound riuscì ad ottenere po' di fortuna: pubblicò Dedalus e finalmente Gente di Dublino. Iniziò in quello stesso periodo a scrivere l'Ulisse. Iniziò a comporre poesie ma una serie di problemi familiari lo scossero profondamente: la morte del padre e il ricovero della figlia Lucia in una clinica a causa della schizofrenia. Passò gli ultimi anni della sua vita a Zurigo.
Il 1914 è l'anno in cui Gente di Dublino fu dato alle stampe, quindici racconti scritti tra il 1904 e il 1907. Sono da considerarsi epifanie pietose sulla città e i suoi abitanti scritte “in uno stile di scrupolosa meschinità” che non rifugge da accenti sentimentali, dando voce alle misere esistenze e alle frustrazioni dei protagonisti. Questo libro fu concepito come se Dublino fosse una persona, ed è così che ebbe inizio l'operazione con cui Joyce consegnò al mondo la sua amata-odiata città. Tutto il lavoro dello scrittore irlandese ruota intorno a Dublino. La città della paralisi, la vera patria che non è mai riuscito ad abbandonare nonostante i suoi anni di esili. I protagonisti dei racconti sono persone di Dublino, la capitale irlandese che fa da cornice alle storie narrate, storie di vita quotidiana che delineano quelle che sono le tappe fondamentali della vita umana.
Il primo racconto, “Le sorelle”, è narrato da un ragazzino, il quale insieme alla zia si reca alla veglia funebre di un anziano parroco. Vengono accolte nella casa del prete da due sorelle anziane, le quali lo avevano assistito durante gli ultimi mesi di vita.”Un incontro” ha per protagonisti due bambini che marinando la scuola fanno la conoscenza di un vecchio signore il quale inizia a raccontare le sue avventure di gioventù. In “Arabia”un ragazzo, innamorato di una ragazza, per conquistarla si reca in un bazar alla ricerca di un regalo da prenderle. “Eveline”è una ragazza orfana di madre che nonostante sia molto giovane deve badare ai fratelli minori, causa anche di un padre assente. Si fidanza con un marinaio e così finisce ad un bivio: deve scegliere se restare con la sua famiglia, con i suoi doveri o scappare con Frank verso una nuova e incerta vita. “Dopo la corsa” e “I due galanti”hanno entrambi come protagonista dei giovani: nel primo si raccontano storie di corse di automobili e cene di lusso, nel secondo un giovane cerca di conquistare una ragazza, mentre il suo amico riflette sulla propria vita e se mai riuscirà ad avere successo. “Pensione di famiglia”è la storia di una ragazza, che dopo aver avuto una avventura con un giovane deve sposarsi per non incorrere in pettegolezzi. “Una piccola nube”vede due vecchi amici a confronto: uno ancora si diverte tra avventure e viaggi, l'altro ha ormai un lavoro stabile e si è costruito una famiglia. “Rivalsa”ha come protagonista un uomo, alcolizzato, che non rende più sul lavoro e quando torna a casa se la prende con i propri figli.”Polvere” è la storia di una domestica che vive da anni in una famiglia, accudendo dei bambini. “Un caso pietoso” racconta la storia adultera tra un uomo e una donna sposata. Questa si suicida quando lui decide di andarsene. L'uomo in un primo momento considera la sua ex amante una donna pietosa, poi viene assalito da sensi di colpa per averla lasciata.”Il giorno dell'edera” narra di un circolo di uomini alla ricerca di voti per le elezioni imminenti del Governo. “Una madre” ha per protagonista la signora Kearney ,una donna di buona famiglia. Ben presto la figlia maggiore inizia a diffondersi nell'ambiente musicale e la donna si preoccupa di curare i suoi interessi e di proteggere i suoi diritti. Una grande occasione si presenta a Kathleen quando ha l'opportunità di partecipare ad una serie di concerti. La madre, però, ritarda la sua entrata in scena perché vuole che prima la figlia sia pagata; quando le danno solo metà del compenso pattuito, e le promettono che riceverà il resto del compenso la settimana successiva, la signora Kearney inizia a sbraitare e, minacciando gli organizzatori, torna a casa con la figlia, pregiudicandole così la carriera. “La grazia” ha come protagonista un uomo che viene convinto da un gruppo di amici a partecipare a un rito religioso, convertendosi a una specie di stato mistico. Il racconto intitolato“I Morti” descrive una cena di natale di amici e parenti, la quale fa da sfondo alla crisi matrimoniale tra Gabriel e Gretta. La moglie confessa il motivo della sua tristezza. Una canzone, durante la festa, le aveva ricordato di un ragazzo conosciuto a Galway, prima di arrivare a Dublino, malato e così innamorato di lei da sfidare la sua stessa malattia, stando sotto la pioggia per incontrarla, proprio prima che lei partisse.Il senso di rabbia che coglie Gabriel si tramuta presto in un senso di sconfitta che gli rivela la caduta di ogni sua idealizzazione, il fallimento di se stesso e il senso di mediocrità che lo avvolge. Gente di Dublino focalizza la sua attenzione soprattutto su due aspetti importanti, comuni tra l’altro a tutti i racconti: la paralisi principalmente morale e causata dalla politica e dalla religione dell’epoca e la fuga, intesa come conseguenza della paralisi, proprio quando i protagonisti prendono coscienza delle loro condizioni.Tuttavia lo scrittore irlandese non si comporta come un educatore, anzi il tema principale di Gente di Dublino è proprio l’impossibilità di uscire da questa situazione. Potremmo dire quindi che questa sorta di “fallimento” della fuga rappresenta un altro nodo importante nell'opera.





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