Il richiamo di Cthulhu
Il richiamo di Cthulhu è il titolo di un libro scritto da Howard Phillips Lovecraft. Questi nacque negli USA sul finire del secolo Ottocento. Di famiglia borghese, la sua infanzia fu segnata da alcuni lutti. Fu dopo la perdita del padre che iniziò a sviluppare una personalità tormentata.Si appassionò fin da piccolo alla mitologia, alla scienza, all'astronomia, ai racconti di Poe, al mondo greco-romano e quello del Settecento inglese. La sua produzione narrativa era caratterizzata da racconti dell'orrore, in cui gli uomini appaiono pedine e la mitologia e le religioni risultano menzogne. Fu da questa consapevolezza che nacque il mito di Cthulhu: esistono entità spaventose non di questo spazio,conoscibili solo attraverso i sogni e gli incubi. Quindi le opere di Lovecraft si configurano come racconti di immaginazione dalle atmosfere oniriche, con una attitudine all'angoscia e al terrore.
Il libro preso in esame, edito dalla Mondadori, si articola in quattro racconti.
Il primo ha come titolo "La dichiarazione di Randolph Carter".
Il protagonista, un certo Randolph Carter viene interrogato sulla sparizione di un suo amico. Sostiene di essersi recato con l'amico Warren in un antico cimitero. Una volta trovata una scalinata che scendeva nel sottosuolo, Warren insiste di scendere da solo, perché ciò che avrebbe affrontato avrebbe privato chiunque della propria sanità mentale. Ed è così che l'uomo sparì misteriosamente nel nulla.
Il secondo racconto, "La musica di Erich Zann, è la storia di un musicista muto che vive in una vecchia mansarda. Ogni notte esegue dei brani. Un inquilino arrivato da poco, incuriosito, cerca di capire quale mistero si nasconda dietro questo strano suonatore di viola.
Il terzo racconto, "Dagon", è una testimonianza di un soldato della prima guerra mondiale. Fu fatto prigioniero da una nave tedesca nell'oceano Pacifico, ma riuscì a fuggire con una scialuppa. Dopo giorni di navigazione riuscì ad approdare su una sorta di isola, ipotizzava che la sua comparsa fosse causata dall'eruzione di un qualche vulcano sottomarino. Dopo giorni di cammino sulla stessa si accorge della presenza di un mostro ciclopico.
L'ultimo racconto è "Il richiamo di Cthulhu". Uno studioso di nome George Gammell Angell stava indagando su uno strano bassorilievo. Un giorno si imbatté in un giovane artista che, in preda a terribili febbri, aveva rivelato di aver fatto dei sogni strani. Protagonista di questi incubi era una statua dall'aspetto orribile. Fu in questo periodo che Angell iniziò a raccogliere articoli provenienti da tutto il modo: nel 1925 altri artisti avevano avuto sogni analoghi. Il bassorilievo aveva geroglifici sconosciuti e raffigurava un mostro antropomorfo.
Lo studioso morì improvvisamente a causa di una caduta che gli aveva provocato gravi ferite. I suoi appunti furono ritrovati da un suo nipote, Francis Thurston. Continuano così le indagini. Lesse il rapporto di un ispettore della polizia, Legrasse. Una statua che raffigurava la stessa creatura del bassorilievo, fu ritrovata durante un rituale vudù in cui degli uomini sacrificavano donne e bambini. Questa setta fu arrestata scoprendo l'esistenza di un culto dedito alla venerazione di una divinità chiamata Cthulhu.
Thurston rinvenne il diario di un marinaio norvegese: a causa di un terremoto qualcosa era riemerso dagli abissi. La nave su cui viaggiava il norvegese insieme ad alcuni suoi compagni, sbarcò erroneamente su una isola causando il risveglio di Chtulhu. Chiunque si imbatteva in questa strana creatura era destinato a morire in circostanze misteriose.
"So troppo, e il culto vive ancora. E anche Cthulhu vive ancora, credo, in quell'abisso di pietra che lo ha protetto fin da quando il sole era giovane"
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